A Pitigliano non andavo da anni, da quando, essendo sulla nostra strada per il mare, era la nostra sosta preferita.  Con le nostre automobili scalcagnate partivamo da Castel Viscardo e raggiungevamo Pescia, o Albinia, o Ansedonia.

Rivedere questa città medievale, maestosa, adagiata sul tufo con le case e i campanili dello stesso giallo contro un cielo azzurro intenso, con le cornacchie festose in continuo svolazzare sopra i suoi vicoli, mi ha fatto una certa impressione. Me la ricordavo bella, l’ho trovata bellissima . Entrato dal ponte pedonale di tufo che unisce la parte  nuova con il centro storico, mi sono addentrato tra le sua mura antiche. Ero accompagnato da un vecchio amico e devo dire che essere accompagnati da uno del posto dà un valore diverso a tutto,  si sente un rapporto più intimo con le città che si visitano.

E questo sentimento “vintage” questi ricordi di amici, giornate infinite, le soste a Pitigliano accompagnate sempre da vino bianco e panini al prosciutto: tutto questo ha trovato il suo senso più profondo nell’incontro con Alessandro Mori.

Alessandro, figlio di un antiquario, ha avuto l’idea di mettere su un negozio fantastico. Dove si trovano tutti i totem, i miti, i simboli degli anni cinquanta agli anni ottanta. Ci sono automobiline, modellini di barche. Targhe di ogni tipo. Ci sono i listini  di latta con le foto e i prezzi dei gelati, alcuni non sono più in commercio, o sono cambiati. E ci sono i vinili.  Tanti. Un’intera stanza dedicata a dischi 33 e 45  giri. C’è tutto un mondo di passato che torna prepotentemente alla memoria visitando i tre piani di questo negozio-museo. All’ingresso un meraviglioso juke box del 1953, ancora funzionante. Poi c’è un vecchio flipper, una vecchia pompa di benzina.

E al piano terra, la sorpresa: Levi’s, tanti Levi’s veri, usati  e nuovi. I mitici jeans in cotone autentico. Gli usati sono in condizioni spettacolose. E poi anche gli indimenticabili giubbotti in jeans e in lana di agnello. Un’immersione nel bello, nella qualità del passato. Qualcosa che ci fa riflettere ancora, se mai ce ne fosse bisogno, sulla concretezza di certi “valori”, che prima di essere miti commerciali erano soprattutto sostanza, eleganza, sobrietà.

Quando andate a Pitigliano, prendetevi una buona mezz’ora di tempo  almeno per andare a trovare Alessandro. Ne vale proprio la pena, prima dell’aperitivo magari. Prima di un buon bicchiere di bianco. Di Pitigliano, ovvio.

Per saperne di più

Web: Vintagestyle Pitigliano

Facebook: Vintage Style Pitigliano

(Fabio Marricchi)

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