RECTO VERSO

Ci sono dei lavori che in pochi conoscono, uno di questi è la restauratrice di carta, libri e fotografie.
Ho incontrato Federica Delìa, che di professione (e passione) restaura manufatti di diverso tipo, provenienti da vari luoghi.
Le ho posto alcune domande, che vi condivido.

P.s.
in fondo all’articolo troverete un video stupendo e una mini gallery.

Domande/Risposte

In quale campo lavora esattamente Recto Verso?
Recto Verso è uno studio di restauro specializzato su opere in carta, libri e fotografie storiche e contemporanee. Il campo in cui opera è quindi quello dei beni culturali, ma lo studio si occupa sia di patrimonio pubblico che privato, sia a livello nazionale che internazionale.

Com’è composto il gruppo di lavoro? Dove avete la sede?
La sede di Recto Verso è a Roma in Viale della Venezia Giulia 12b, una parallela della via Prenestina nel tratto che attraversa Villa Gordiani. L’affaccio dalle vetrine dello studio è su Parco Pasolini, un piccolo spazio verde che prende il nome dal grande scrittore che scelse proprio questa zona tra le periferie protagoniste dei suoi libri e dei suoi film. Lo studio è gestito da Federica Delia e non è aperto al pubblico, ma riceve su appuntamento.

Qual è il manoscritto più antico che vi è capitato fra le mani per il restauro?
Difficile ricordare esattamente quale sia stato il manoscritto più antico restaurato, perché negli anni ne sono capitati tanti. Sicuramente il più importante e prezioso che abbiamo trattato è conservato presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana: si tratta di un manoscritto pergamenaceo del XIV secolo che contiene circa un centinaio di miniature realizzate con pigmenti e foglia d’oro, ancora oggi perfettamente conservate.

I vostri clienti sono privati o Istituzioni (archivi, biblioteche…)
I clienti che si rivolgono a Recto Verso sono per lo più archivi, biblioteche e musei pubblici, ma anche fondazioni o enti privati, collezionisti, gallerie d’arte e semplici appassionati di arte grafica, libri o fotografie.

Qual è stato il vostro percorso formativo?
Il percorso formativo per diventare restauratori è stato molto travagliato, poiché la professione è stata riformata più volte nell’arco di vent’anni e solo dagli ultimi dieci è finalmente definita. Oggi si segue una scuola di alta formazione del Ministero della Cultura o un corso di laurea a ciclo unico presso Università o Accademie di belle arti, entrambi della durata di cinque anni al termine dei quali si ottiene l’abilitazione. In passato invece il restauro si imparava a bottega e solo alla fine degli anni ’90 è diventato un insegnamento universitario.

Qual è stato il progetto più difficile cui avete lavorato?
Anche la risposta a questa domanda non è semplice, ma cercando di generalizzare possiamo dire che, al contrario di quanto si possa pensare, l’arte contemporanea mette spesso a dura prova il restauratore per il suo carattere multi-materico, per la sua complessità o per la scarsa qualità dei materiali di cui può essere costituita e quindi la loro sensibilità al naturale deterioramento.

C’è un limite sul restauro? Un pezzo può essere talmente in cattivo stato da non poter essere recuperato?
Purtroppo, sì, il restauro conosce ancora molti limiti, ma in cento anni – questa è la sua storia – sono stati fatti molti progressi, anche grazie all’aiuto della scienza e della diagnostica applicata. Basti pensare ai famosi papiri di Ercolano che recentemente sono stati analizzati ai raggi x; i risultati di queste osservazioni hanno permesso la lettura di parti di testo nascoste tra gli strati carbonizzati del supporto arrotolato.

Come si determina il costo e la fattibilità del restauro?
Per produrre un preventivo occorre prima di tutto fare una valutazione accurata dello stato di conservazione dell’oggetto da restaurare: più è danneggiato, più sarà impegnativo il suo ripristino; se si tratta di opere di valore, bisognerà considerare costi più elevati per la copertura assicurativa necessaria contro i rischi di furto o incendio durante il trasporto o la giacenza in laboratorio; infine, anche le dimensioni contano.

Grazie a Recto Verso per aver risposto alle nostre curiosità e avermi/ci fatto conoscere meglio questo mondo fatto di passione e cultura.

Rectoverso – https://federicadelia.com/rectoverso/
IG – instagram.com/rectoverso.conservation/
FB – facebook.com/federicadeliaconservation/

 

La galleria di Recto Verso

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